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545. Francesco Sforza al podestà, al comune e agli uomini di Pozzolo Formigaro 1453 gennaio 20 Milano

Francesco Sforza, volendo che quanto concordato circa le esenzioni sia osservato, impone al podestà, al comune e agli uomini di Pozzolo Formigaro di rimuovere i soldati, che nonostante le esenzioni sono nelle case di Facino da Ponzano. In ogni caso vuole che si trovi una sistemazione ai soldati.

[ 124v] Potestati, communi et hominibus terre nostre Pozoli Formigaroli.
Perché, come vederiti per l'inclusa supplicatione delo egregio iuris utriusque doctore domino Facino da Ponzano, citadino nostro di Terdona (a) dilecto, pare dubitare che contra la forma dele suoi exempitone a lui concesse, per duy homini per publico instrumento siano allogiati in le sue case ha in quella terra de Pozollo soldati. Pertanto ve comandemo e volemo che contra la dispositione d'essa exemptione non metiati, né tu podestà lasi per alcuno modo allogiare né metere alcuni soldati in essa casa, perché intendemo che siano observate le ditte promissione, siché observatele e fatele omnino observare, non intendando, però, che lassati de providere d'altre stancie ali nostri soldati. Data Mediolani, xx ianuarii 1453.


(a) Terdona in interlinea su Cremona depennato.