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600. Francesco Sforza a Simone da Spoleto 1453 gennaio 25 Lodi

Francesco Sforza, siccome gli uomini di Casanova della Costa e altri abitanti a Meglia, territorio fuori di Cremona, si lamentano di essere costretti a pagare tasse extracittadine, pur pagando essi abitualmente quelle di Cremona, ordina a Simone da Spoleto, commissario sopra gli alloggiamenti dei cavalli in Cremona, che, informatosi di quanto premesso, detti ricorrenti non vengano, al di là dell'anno in corso per il quale sono disposti a pagare, a essere tassati fuori dalla città. Gli dia notizia, insieme con il suo parere di quanto scoprirà.

Simoni de Spoleto, commissario super alogiamentis equorum in Cremona.
N'hano richesto li homini nostri da Casanova dela Costa e altri, che stano intra de terra Megla, fora dela cità nostra de Cremona, aggravandose che siano artati a pagare taxe fora dela cità, la qualcosa non è honesta né debita, perché pagheno e sono uxati de pagare in la cità per tuti li carichi occurenti, siché veneno a pagare in dui loci, voliamo provedere che, passato questo anno, per lo quale sono contenti de pagare le taxe, non siano più artati ad pagare taxe né altro caricho di fora dela cità, ove, come è predicto, sustengano la loro parte deli carichi. Per la qual cossa, volendo nuy debitamente provedere in questo fato, siamo contenti e comandemoti te informi diligentemente de premissis e de quanto haverai trovato ce ne avisi indilate, com'è il parere tuo sopra di ciò. Laude, xxv ianuarii 1453.