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607. Francesco Sforza a Simone da Spoleto 1453 gennaio 26 Lodi

Francesco Sforza, siccome i Casalaschi si lamentano di essere tassati per i soldati più degli abitanti viciniori, dispone che Simone da Spoleto, commissario sopra gli alloggiamenti dei cavalli, ne accerti la situazione e, se del caso, vi ponga rimedio per il principio di uguaglianza di tassazioni.

Simoni de Spolete, comissario super alogiamentis equorum.
Come vedarai per l'introclusa supplicatione, se lamentano li homini nostri de Casalmazore che siano gravati ultra modo in le taxe di soldati, a comparatione deli loci circonstanti de Cremonese, la qual cossa non è honesta né debita. E pertanto, intendendo nuy che l'uno non sia più gravato del'altro, ma equalmente ciascuno porta la sua parte deli carichi, siamo contenti e comandamoti te informi diligentius de l'agravamento d'essi supplicanti e, trovando essere così vero, provede expedienter ch'essi supplicanti non siano pegio tratati né più gravati de l'altri Ioci nostri de Cremonese, sed equalitati sit locus, e non habiano propterea iusta casone de lamentarse. Laude, xxvi ianuarii 1453.