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627. Francesco Sforza a Francesco de Georgiis 1453 gennaio 29 Milano

Francesco Sforza vuole che Francesco de Georgiis, commissario sopra gli alloggiamenti dei cavalli in Pavia, vista la lamentela di Antonio Scaccabarozzi alla cui cascina è stato dato un cavallo tassato, mentre per estimo gliene spetta solo un quarto e mezzo; il commissario revochi tale novità, perché la norma è che ciascuno paghi le tasse per la rata sua e debito compartito.

Francisco de Georgiis, comissario super alogiamentis equorum in Papiensi.
Per parte de Antonio Scacabarozo, nostro dilecto, havemo receuta querella perché dice che ad una sua cassina, posta preso ala Basilicha dela Campagna de Pavia, gli è stato dato uno cavalo di taxa contra ogni debito, quamvis per lo compartito altre volte fato, come apare neli libri del comune di Pavia, non li tocha che uno quarto e mezo de cavalo, secundo che per la supplicatione sua latius intendarai. Per la qual cossa te commandemo e volemo provede che ala dicta cassina non sia dato graveza ultra il compartito predicto, et ogni novità facta ultra la sua portione, revochela libere, perché non intendemo che uno sia più gravato di l'altro, ma ciascuno porta li carchi per la rata sua e debito compartito. Mediolani, xxviiii ianuarii 1453.