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661. Francesco Sforza al podestà attuale e futuro, al comune e agli uomini di Castro Rosate 1453 febbraio 1 Milano

Francesco Sforza ordina al podestà attuale e futuro, nonché al comune e agli uomini di Castro Rosate, di osservare le lettere patenti concessse da Milano il 15 gennaio scorso ad Agostino e fratelli de Varisio, con le quali il Regolatore e i Maestri delle entrate ordinarie esentavano detti fratelli dal contribuire ad alcuni carichi locali.

[ 146r] Fidelibus viris potestati presenti et futuri ac communi et hominibus Castri Roxati, et cetera.
Havimo vedute le lettere patente in carta, quale hano concesse li nostri Regulatori et Magistri dele intrate ordinarie nostre ad Augustino et frateli de Varisio, citadini milanesi, date a Milano die xi ianuarii proximo passato del tenore introcluso, per lo quale si dispone ch'essi Augustino e fratelli non siano attenuti a contribuire ad alcuni carichi con vuy homini. Et perché esse lettere expareno, omni ex parte, (a) honeste et iuste, pertanto vi commandemo expressamente e volemo che observati et faciti observare ali dicti supplicanti le dicte lettere, ut supra date, et il tenore di quelle, e cossì tu, potestà, falle libere et inviolabiliter observare, siché dearum inobservantia non se habia alcuna querella, come è la nostra intentione. Mediolani, primo (b) februarii 1453.


(a) Segue ex parte ripetuto.
(b) Segue ianuarii 1453 depennato.