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680. Francesco Sforza a Oldrado Lampugnani 1453 febbraio 3 Milano

Francesco Sforza affida al consigliere ducale Oldrado Lampugnani di prendere la decisione che gli parrà più conveniente circa il ricorso di Antonio e di altri parmensi che, condannati ingiustamente al tempo del podestà Giovanni di Iordani, furono poi assolti dagli Anziani. Nonostante ciò, vengono molestati in virtù delle precedenti condanne.

Domino Oldrado de Lampugnano, consciliario nostro.
Havimo lamenta d'Antonio carissimo e certi altri nostri citadini de Parma, nominati in la inclusa supplicatione, perché dicono, licet alcune condemnatione gli sono state fate, al tempo fu lì potestà domino Giovanne di Iordani, indebite e contra iusticia, siano reviste e, perché erano state minus iuridice per li tunc Antiani, fu comandato e ordinato fossero casse et anullate et cossì fu fato. Tamen de novo voleno per le dicte condemnatione fir molestati, secondo che in essa supplicatione latius se fa mentione. Per la qual cossa ve commetemo et volemo intendiati questo fato, et essendo cossì, fati sopra ciò quella provissione ve parirà conveniente, sì ch'essi supplicanti iustamente non s'habiano a dolere. Mediolani, iii februarii 1453.