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782. Francesco Sforza al podestà di Parma 1453 febbraio 13 Milano

Francesco Sforza vuole che il podestà di Parma, indagato su quanto si dice nella supplica dei coniugi Giovanni Giacomo e Caterina Leselli, provveda che il minore rimanga da colui presso il quale è bene che stia e che i suoi beni non abbiano a subire danni.

[ 170r] Domino potestati nostro Parme.
Intelleximus continentiam introserte supplicationis Iohannis Iacobi de Lesellis et Caterine, iugallium, quare mandamus vobis et volumus ut, suscepta de narratis informacione opportuna, provideatis quod idem minor apud eum remaneat penes quem debite stare debet et bona sua in sinistrum transire non valeant, qua in re diligenter advertatis. Mediolani, xiii februarii 1453.