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783. Francesco Sforza a Giorgio de Annone 1453 febbraio 16 Milano

Francesco Sforza scrive a Giorgio de Annone, luogotenente di Alessandria perché non venga dato alcun fastidio a Guglielmo Lanzanegra per i beni che non ha a Unigli; se mai avesse pagato alcunché, glielo si restituisca.

Georgio de Annono, locumtenenti Alexandrie.
Già più dì passati te scrissemo circha il fato deli pagamenti e deli carichi occurenti in quella nostra cità de Alexandria facesti che ogni omo pagasse per li beni ha in l'extimo, ho registro d'essa cità. Nunc vero, attessa la continentia de l'introclusa supplicatione, quale n'ha sporta con querella Guielmino Lanzanegra, nostro citadino dilecto, siamo contenti et volemo che, non tenendo esso supplicanti beni né possessione alcune a Unigli, come dice, non lo lasi per essi artare a pagamento né caricho alcuno, ma ogni pagamento havesse fato per li beni predicti, quali non tene, ut premittitur, falo restituire libere, come anche per sue littere de' haveriti scrito sopra ciò al spectabile domino Angelo, nostro consiliario e secretario dillectissimo e honestissimo. Mediolani, xvi februarii 1453.