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8. Francesco Sforza al vicario di Milano 1452 marzo 15 Milano

Francesco Sforza vuole che il vicario di Milano, fattosi dare da Stefano Cerado dei pegni equivalenti al valore dei buoi da lui sequestratigli per non aver pagato le tasse, restituisca detti buoi; poi, accertata la validità di quanto sostenuto dal Cerado, gli renda anche i pegni.

Vicario nostro Mediolani.
Si lamenta Stefano Cerado che per cason dele taxe gli hay tolto uno para de bovy et indebitamente, perché, dice, non gli è attenuto debitamente, et considerato che al tempo presente non sono da fire tenuti li bovy in sequestro per li lavoreri chi se hano a fare, volemo et comandiamote che, dandote dicto Stefano tanto pegni inerti equivalenti ali bovi, gli faci restituire liberamente li dicti bovi; poy vedi se de rasone è atenuto a dicte taxe o non, et non siandogli atenuto, gli restituissi li pegni suoy per modo che puy non ne sentiamo digna lamenta. Data Mediolani, die xv martii MCCCCLsecundo.