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888. Francesco Sforza al podestà, al commissario e al referendario di Novara 1453 marzo 1 Milano

Francesco Sforza scrive al podestà e al commissario e al referendario di Novara che inducano Antonio Ravizono a saldare prontamente il debito che ha con Menino da Olevano, oste al Segno del Peso, per la parrocchia di Santa Maria Maggiore.

Dominis potestati et comissario ac refferendario Novarie.
Menino de Olevano, olim hostero al Segno del Pesso, è retornato da nuy lamentandosse che, quantunche più volte habiamo scrito li fusse constrecto Antonio Ravizono ad satisfare al dicto supplicante per la casone dele spese fate a Giorgio da Novo quando stava a quella nostra cità, al tempo era deli Melanesi, iusta la promessa (a) e obligo fato per lui verso el dicto supplicante per le parofie di Sancta Maria Mazore (b), tamen fin adesso non ha poduto havere suo debito in grandissimo suo danno, dila qual haude leviter se maravegliamo: credavemo nuy fosse de ciò satisfacto. E pertanto ve (c) comandemo et volemo che, essendo cossì, provediati omnino expedienter che (d) Menino predicto habia la debita et integra satisfactione sua, proinde, senza altra exceptione et dillatione de tempo, come ne pare iusto et honesto. Siché fati per forma che più non ve habiamo a replicare lettere sopra ciò, perché omnimodo intendemo el sia integramente satisfacto. Data Mediolani, ut supra. Refferendario suprascripto, data die xii martii anni suprascripti.


(a) Segue oligo depennato.
(b) Segue e Sancto Agabito di Furti depennato.
(c) Segue scrivemo et depennato.
(d) Segue Menino depennato.