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898. Francesco Sforza al podestà di Busto Arsizio 1453 marzo 2 Milano

Francesco Sforza comanda al podestà di Busto Arsizio che faccia osservare gli arbitrati intervenuti, con l'intervento del milite Filippo Maria Visconti, tra il ricorrente Giovanni Antonio di Luppi e il comune e gli uomini di Busto a causa dei pagamenti, non permettendo che il supplicante sia infastidito oltre.

Potestati nostro Busti Arsitii.
Zohanneantonio di Luppi da Busti Arsitio ne ha exposto con querella che, licet per il spectabile misser Filippo Maria Vesconte, a chi era commessa la differentia vertente fra esso supplicante et lo comune et homini da Busti per casone di pagamenti, sia declarato et fati arbitramenti, tamen preter la dicta declaratione, se dubitano non lo voliano molestare, secondo che in la supplicatione introclusa latius se fa mentione. Per la qual cossa te scrivemo et comandemo che, essendo cossa vera ut exponitur, faci observare la dicta declaratione et arbitramenti fra le parte et provedi expedienter ch'esso supplicante non sia aliquo modo molestato, preter nec ultra disposicionem deli dicti arbitramenti, come ne pare honesto et conveniente. Si tamen havesti altra cossa iuridica in contrario, de cị havisane per tue lettere. Data Mediolani, ii martii 1453.