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923. Francesco Sforza al luogotenente di Alessandria 1453 marzo 3 Milano

Francesco Sforza, volendo si obbedisca al balivo di Sans, governatore di Asti, come si deve obbedire a lui, ordina al luogotenente di Alessandria di rimettere in libertà Ansaldo de Zenovese, che è stato preso da quelli di Sagramoro da Parma e di Giovanni de Sepione, nonostante avesse un salvacondotto del balivo.

[ 195v] Locumtenenti nostro Alexandrie.
Intendemo è fato prixone sul terreno nostro uno Ansaldo de Zenovese per quelli de Sagramoro de Parma et di Gioanne de Sepione, el quale haveva salvoconducto dal magnifico bayli de Sans, gubernatore de Ast, et egli tolta certa roba, secondo che ne scrive lo prefato magnifico bayli e se contene ne l'introclusa sua supplicatione. Unde per altre havimo scrito, intendemo che lo prefato bayli sia obedito nele terre nostre quanto la persona nostra propria, adoncha che per observanza d'eso salvoconducto faci libere relaxare de prexone esso Ansaldo et restituirgli la roba sua integramemte et meterlo in sua libertade, siché fa de ciò più non habiamo ad havere querella. Data Mediolani, iii martii 1453.