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937. Francesco Sforza al vicario vescovile di Piacenza 1453 marzo 5 Milano

Francesco Sforza impone al vicario vescovile di Piacenza di annullare l'ordine dato al prete di Borgonovo di vietare alla gente del posto di avere contatti con l'ebreo Viviano e di non prestargli alcun aiuto. Tale divieto infatti è contrario sia ai privilegi papali concessi agli ebrei che ai capitoli loro confermati dal duca.

Vicario episcopallis curie Placentie.
Havimo riceuta querella de Viviano ebreo, habitatore di Burgonovo, perché lo preyto di quello loco de' havere inibito ali homini di quello loco di vostro comandamento che non favelano con luy né gli diano, ho faciano alcuno suffragio, ho servitio, la qual cossa è contro la forma di privilegii papali e li loro capituli per nuy confirmati. Del che se meravegliemo e, pertanto, ve scrivemo e confortiamo voliate dasistere da simile inhibitione, perché intendemo che gli siano observati li dicti privilegi e capitulli loro, ut supra confirmati per nuy. Et si qua novitas fuisse facta contra li dicti privilegi et capitulli, fatella libere revocare, rescrivendone dela cossa come passa. Mediolani, v martii 1453.