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942. Francesco Sforza al podestà di Fiorenzuola d'Arda 1453 marzo 5 Milano

Francesco Sforza richiama il podestà di Fiorenzuola d'Arda per aver fatto sequestrare dei beni del figlio del defunto Giacomazzo col pretesto di alcuni debiti. Gli ricorda che abitando il ricorrente a Cremona, egli deve essere giudicato lì dal giudice competente. Revochi, perciò, i sequestri e avverta i suoi creditori che si rechino dal giudice competente.

Potestati nostro Florenzole.
N'è fata lamenta parte dil fiolo dila bona memoria di quondam domino Iacomatio, che gli habi fato sequestrare certi soi beni, et cossi lì in Florenzola, sotto pretextu di alcuni debiti, quale non sono lì contracti, il che non è honesto, perché, stando lui a Cremona, e de' essere convenuto lì ove sta et non altrove soto il suo iudice competente. Per la qual cossa volemo e comandamoti che, essendo cossì, evochi li dicti sequestri et admonise quelli se intendeno creditori che vadano ad iudicem competentem ove sta el dicto herede. Si tamen la cossa fuisse altramente, ho avesse aliud iuridico in contrario, de ciò avisane con tue lettere. Data Mediolani, ut supra.