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958. Francesco Sforza al podestà di Piacenza 1453 marzo 6 Milano

Francesco Sforza, dopo aver sentito Giovanni e GianGaleazzo Anguissola per la vertenza che Giovanni ha con il conte Onofrio, ordina al podestà di Piacenza di prendere quel provvedimento che gli pare conforme a giustizia. Se, poi, una parte non stesse alle sue decisioni, glielo scriva.

Potestati nostro Placentie.
Sono stati qui da nuy miser Giovanne Angosolla et miser Giovanni Galeazzo Angosola per la differentia vertisse fra el dicto domino Giovane et il conte Honofrio, e inteso quanto hano voluto dire, volemo et comandamoti expresse che in questa differenza fati quella provissione te parirà volia la iusticia. E se alcuna dele parte sarà renitente ali tuoi comandamenti, avisame subito per tue lettere, perché gli faremo nuy exinde quella provisione che voria la iusticia o ne parirà conveniente. Data Mediolani, ut supra. Duplicate et refecte fuerunt suprascripte littere sub data Cremone, xxiiii suprascripti mensis martii anni suprascripti.