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97. Francesco Sforza al podestà di Romanengo 1452 aprile 4 Milano

Francesco Sforza approva che il podestà di Romanengo non consenta che la gente e i contribuenti locali corrispondano alcuna tassa sul vino o sulla legna ai soldati.

Potestati nostro Romanenghi.
Siamo contenti che non astrenzi né lasi molestare queli nostri homini da Romanengho a dare taxa alchuna de vino né de legne a queli nostri soldati venia per li loro danari; e cossì volemo omnino che fazi observare, sì che de ciò non ne sentiamo querela. Data Mediolani, die iiii aprilis MCCCCLsecundo.
Il simile dicimo che intendemo se facia per queli che contribuiseno a Romanengho. Data ut supra.