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100. Francesco Sforza a Sillano Negri e Antonio Minuti 1450 agosto 14 Lodi

Meravigliato della lungaggine della causa di Bettino Dordone, Francesco Sforza ordina che il Dordone e Filippo da Ancona siano mandati da lui per esporre le loro ragioni.

Domino Silvano de Nigris et ser Antonio de Minutis.
Per certo non possiamo fare che non se maravigliamo et che in duoi anny non habiamo possuto fare tanto [ 85r] cum vuy che habiati terminata la causa de Betino Dordone: comprendemo non sia senza qualche macula de qualchuno. Il perché volimo che domatina debiati advisarci per questo cavalaro quale è la casone de questo, ad ciò che sapiamo che fare, et anchora ne mandati qua domane Filipo d'Ancona et Betino cum le loro rasone. Et questo non manchi per quanto haviti cara la gracia nostra, avisandove che de questo facto havimo gran despiacere, per non poter sapere la casone de questa tardanza cum nostro preiudicio. Et fati che ad hore xiii habiamo la resposta de questo domatina infalanter. Laude, die xiiii augusti 1450.
Cichus.