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1000. Francesco Sforza a Ludovico Scarampo 1450 novembre 28 Milano

Francesco Sforza scrive al patriarca di avere inteso quanto in suo nome gli ha riferito il segretario Michele da Como, che gli riporterà la sua risposta.

Reverendissimo patriarca (1).
Havemo intexo quanto per parte della signoria vostra ne ha refferito Michele da Commo, vostro segretario, del che remanemo advisati del tutto. Et perché havemo resposto ad pieno al dicto Michele et informatolo de questo et de altre cose che luy haverà ad refferire alla prefacta vostra signoria per parte nostra, per questa non facemo altra resposta, si non che preghiamo la vostra signoria se degni credere in tutte quelle cose ch'el dicto Michele gli refferirà et dirà per parte nostra quanto alla propria nostra persona. Ceterum, respondendo alla prefacta signoria vostra circha lo facto della commendaria de inverno, dicemo che nostra intencione è che qualunche persona che gli haverà megliore rasone sia data ad quella. Et sia certa la signoria vostra che non se farà se non quanto rechiede et vole iusticia et rasone. Mediolani, xxviii novembris 1450.
Franciscus Sfortia Vicecomes, dux Mediolani, et cetera, Papia Anglerieque comes ac Cremone dominus.
Cichus.


(1) Si tratta del patriarca Ludovico Scarampo Mezzarota (cfr. GAMS, Series episcoporum, p. 774).