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1018. Francesco Sforza a Raffaele Pugnelli da Cremona 1450 novembre 30 Milano

Francesco Sforza avverte Raffele Pugnelli da Cremona dell'intenzione di Giacomo della Sassetta di fuggirsene con i suoi: che ciò non avvenga. Vuole, poi, che si collochi Sagramoro Miraldo da Parma ove stanno gli uomini di Giacomazzo. Infine, gli ordina di portarsi da lui con i conti di quanto hanno avuto Gaspare del Piglio e i suoi uomini.

[ 274r] Rafaelo Pugneli de Cremona.
Como scrivimo ad Conrado, nostro fratello, cossì dicemo anchora a voi che noy siamo advisati che Iacomo della Saxeta se ne deve fugire cum li soy, per tanto, ad ciò non gli rescha lo pensiero, volemo che stati attenti et solici et vigili, sì che luy non se ne possa andare, ma non volimo però che adesso gli faciate altra novità, et advisatimi delli modi haveriti dati et la provisione haverite facte. Ulterius volemo che tu allogi Sacramoro da Parma (1) cum li soy in li allogiamenti dove stanno quelli de meser Iacomacio et vedi faza presto quello comparti et poy te ne veni da noy, como per altre nostre te avemo scripto. Anchora volemo che ne porti la rasone de tucto quello ha havuto misser Gasparo del Piglio et li soy, homo per homo dal canto dellà, siché siamo ben chiari. Data Mediolani, ultimo novembris 1450, lune, hora noctis ii.
Iohannes.


(1) Si tratta di Sagramoro Miraldo da Parma.