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1039. Francesco Sforza ai consoli, ai comuni e alle comunità di Flesso e Silvarola 1450 dicembre 1 Milano

Francesco Sforza insiste con i consoli, i comuni e le comunità di Flesso e Silvarola di dare vino ai soldati, assicurandone l'acquisto su pegni in danaro, ma non su pegni in argento, come la gente del posto richiede, con chiara intenzione di non concedere nulla.

[ 278r] Consulibus , comunibus et hominibus Flexi et Silvarole (a).
Ce recordiamo havere scripto per altre letere nostre che volissevo dare del vino ad quelle nostre gente d'arme alogiate lì per uso loro, facendone loro cauti et securi con li soy pigni, del che non ve doveresti gravare, attento che pur questo anno haveti hauti asay bona vindemia et etiam considerato che l'altri nostri subditi fano il simile. Et pur sentimo che non gene havito voluto dare, domandandoge vuy pigni d'arzento et quelle cose non poteriano dare, pertanto ve replicamo essere nostra intencione che gli dagate vino per uso suo facendove loro securi de quelli pigni hanno et non andate cerchando quello che non hanno, perché saria uno dire che non gello volessove dare, avisandove che nostra intencione è che gene debiate dare per li soi denari o pegni altramente ne daresseve materia de turbarse con vuy. Datigene aduncha senza più replicacione de nostre littere. Data Mediolani, primo decembris MCCCCL.
Cichus.


(a) Segue potestati Alexandrie, referendario et thexaurario Alexandrie depennato.