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1043. Francesco Sforza a Giovanni Manfredi 1450 dicembre 2 Milano

Francesco Sforza vuole che Giovanni Manfredi, o il suo luogotenente, convochi i garanti per il latitante Rosso da Valle, condannato a dare 1.200 ducati d'oro a Roberto da Sanseverino. Manfredi ponga a tali garanti il dilemma, o loro versano tale somma o portano Rosso. Comunque, gli accennati ducati devono saltar fuori subito.

Potestati Papie (1) vel eius locuntenenti (2).
Nuy assignassemo suso li denari deve dare el Rosso da Valle alla Camera nostra per le condamnacione a luy facte ducati millo duecento d'oro al magnifico miser Ruberto da Sanseverino, nostro nepote, li quali denari addesso ne dice non havere mai havuto per respecto ch'el dicto Rosso non è voluto venire ad composicione rasonevole cum la Camera nostra. Pertanto perché nostra intencione è ch'el prafacto miser Ruberto omnino habbia li dicti ducati milleducento d'oro, delli quali se posse valere alli suoy bisogni, volemo et te commettemo che subito havuta questa, remessa ogni cagione, habbi denanci da ti le securitade quale hanno promesso per lo dicto Rosso le quale havute denanci da ti provedi con effecto in modo che dicte securitate, overo sborsemo et paghino subito li dicti milleducento ducati, overo habiano subito presentato el dicto Rosso in Pavia. Et in questo provedi per quello modo et via te parerà et com ogni diligentia et solicitudine siché, conclusive senza [ 279v] alcuna exceptione el prefacto magnifico meser Ruberto habia subito dicti ducati milleducente d'oro, quale manda lì per questa casone Iohanne da Cavinago, suo canzelero, per solicitare questo facto, et provedi in modo che non bisogna repplicare più questo facto et che questa nostra voluntate con effecto sia exequita, et che anchora se possano havere li denari havemo assignati ali altri, et quelli restano ala Camera nostra. Data Mediolani, i decembris 1450.
Cichus.