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1044. Francesco Sforza a Gracino da Pescarolo 1450 dicembre 2 Milano

Francesco Sforza vuole che Gracino da Pescarolo collabori con Giovanni Manfredi per la consegna dei 1.200 ducati d'oro dovuti da Rosso da Valle.

Gracino de Piscarolo, referendario Papie (1).
Tu vederay quello che noy scrivemo al podestà (2) de quella nostra città circha el facto della assignacione del Rosso da Valle delli milliducento ducati d'oro facta al magnifico miser Ruberto da Sanseverino, nostro nepote. Pertanto volemo te intendi con luy et dandogli tu ogni favore et aiuto ad ti possibile, provedeti in modo quello noy scrivemo al potestà con effecto sia exeguito et che de questo non habbiarno ad scrivere più, perché cussì è la intencione et voluntade nostra. Et per questa casone vene lì Iohanni da Cavinago, canzellero d'esso magnifico miser Ruberto, per solicitare questo facto. Ex Mediolano, ii decembris 1450.
Cichus.


(1) La carica è segnalata da SANTORO (Gli uffici, p. 319), ma Gracino da Pescarolo non compare tra gli officiali elencati.
(2) Identificato come Giovanni Manfredi (cfr. SANTORO, Gli uffici, p. 316).