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1102. Francesco Sforza a Daniele Stafesi e alla comunità di Calestano 1450 dicembre 10 Milano

Francesco Sforza assicura Daniele Stafesi, podestà di Calestano, e la comunità di Calestano che, dopo l'informazione datagli del pessimo comportamento della gente sforzesca, chiederà al fratello Alessandro di punire i colpevoli.

[ 290r] Potestati (1) et hominibus Calestani.
Segondo che siamo informati quelle nostre gente che sonno andate in Toschana ve hanno usato desonestate assay in robbare et dannezare el paise, del che ne havimo havuto grandissima displicentia et affano perché è stato contra la totalmente et disposicione nostra et contra l'ordine nostro, quale havimo dato circha el suo passare, et per certo disponemo farne tale evidentia et demonstracione che chi si serà scomponuto, conoserà havere facto male ad non servare li ordini nostri, et perché scrivemo supra ciò ad Alexandro, nostro fratello, che se informi de quelli hanno commisso lo excesso et preteriti li nostri ordini et gli punisca et li facia emendare el danno, voliate mandare in scripto le cose tolte ad esso Alexandro, aciò ch'el possa far fare la restituzione. Data Laude, die x decembris 1450.
Cichus.


(1) Identificato come Daniele Stafesi (cfr. SANTORO, Gli Uffici, p. 481).