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1103. Francesco Sforza a Stefano da Sanvitale 1450 dicembre 10 Lodi

Francesco Sforza ordina al conte Stefano da Sanvitale che né il conte Angelo né la moglie abbiano, fino a nuova disposizione, alcun provento sui beni dotali e usufruttuari.

Comiti Stefano de Sancto Victali.
Non obstante ve scripsemo ali dì passati, data a Mediolano, vii novembris proximo passato, qual disponeno che, venendo ad habitare lì la moglie del conte Angelo, siamo contenti possa godere deli soy beni doctali et usufructari d'essi, nunc, mutato proposito per certo altro rispecto, non volemo né che ley ce venga né che per modo alcuno golda de dicti beni, sì che in questo servati tale ordine che de dicti beni per modo veruno habbia fructo, né commoditate alcuna, né ley, né el conte Angelo, fina tanto che non ve scriverimo altro. Servate adhuncha questa nostra mente per quanto haveti cara la gratia nostra. Data Laude, x decembris 1450.
Cichus.