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1122. Francesco Sforza a Bartolomeo da Correggio e Gracino da Pescarolo 1450 dicembre 12 Lodi

Francesco Sforza sollecita Bartolomeo da Correggio e Gracino da Pescarolo, rispettivamente referendario di Pavia e Referendario generale, a pagare a Lorenzo Isimbardi i 60 ducati annui assegnatigli dal duca.

Domino Bertolameo de Corigia, referendario Papie ac Gracino de Piscarolo, generali Referendario.
Como doveti essere informato, per le virtude et fede et benemeriti verso noy del'egregio doctore meser Lorenzo Ysimbardo, nostro carissimo citadino pavese, gli asignasse una provixione annua de sesanta, cioè 60 ducati, cum animo et intencione ch'el la consequischa et habbia, et perché luy se lamenta non poterla consequire, volimo et ve commictemo che, cussì como noy voluntera gli l'avimo asignata, cussì voy ordinati che l'habia et consequischa interamente, senza exceptione o contradicione alcuna. Data Laude, die xii decembris 1450.
Cichus.