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116. Antonio Minuti a Cicco Simonetta 1450 agosto 10 Milano

Antonio Minuti informa che le terre ducali sono state messe all'incanto alla condizione che senza pagamento di dazio si possa condurre nei possedimenti del signore quanto viene raccolto altrove.

Magnifico Cicho, et cetera. Copia.
Domine compater, respondendo ad una vostra littera responsiva ale mie per lo fatto deli dacieri, se puono in tute le littere del nostro illustre signore domandare restoro dele biavie forasterie ad menare in le terre del prelibato signore nostro, ve dico questo per certissima conclusione: che tuti li dacii de tute le terre che erano del prelibato signore nostro lo zenaro passato sono incantati cum rapis et spinolis et cum lo decreto derrogatorio e preciso. Et ulterius cum questo: ch'el prelibato signore possa dare licencie ad cadauno de conduere alle terre della excellencia sua omni biave nasciute et recolte fora delle terre della signoria sua senza pagamento de dacio alcuno e senza far restoro alcuno. Et pertanto ve avisso che per alcuna dele suprascripte casone non li cade restoro in alcuna dele terre nostre et de questa non bisogna cerchare pił chiareza. Mediolani, x augusti 1450. Vestre excellentie Antonio de Minutis.