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1162. Francesco Sforza a Giovanni Antonio Raimondi 1450 dicembre 14 Lodi

Francesco Sforza impone a Giovanni Antonio Raimondi, capitano del Seprio, di prendere personalmente visione degli alloggiamenti per poi fornirgli una dettagliata descrizione scritta degli uomini e dei cavalli.

Capitaneo Sepri (1).
Ti havimo scripto per le altre nostre littere ne mandassi in scripto tute le boche et cavalli vivi de quelle nostre gente logiano nel Seprio, pur non le hai mandate, el che tuto cognoscimo procedi per la poca stima fai dele littere et comandamenti nostri, unde replicando te dicemo che subito havuta questa vadi tu in persona ad tutti li allogiamenti de quelle gente nostre stano in Severo et cum diligentia per via de sacramento et per quella altra megliore via ti parerà te faci dare in scripto tutti li cavalli et boche vive hanno quelle gente et nelo mandi in scripto, ordinatamente in modo non bisogni scrivere più de questo facto, perché faresi cosa che ne dispieceria summamente, le quale scripte manda in mano de Francesco de Antonio, nostro canzellero, et non manchi. Data Laude, xiiii deccmbris MCCCCL.
Cichus.


(1) Identificato come Giovanni Antonio Raimondi (cfr. SANTORO, Gli uffici, p. 201).