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1188. Francesco Sforza a Giovanni Ceno da Varese 1450 dicembre 15 Lodi

Francesco Sforza vuole che Giovanni Ceno da Varese non molesti le comunità di Cremona e Casalmaggiore per le rivendicazioni di esenzione vantate dal villaggio di Fossa Caprara.

Referendario Cremone (1).
Altre volte forono a noy l'homini della villa de Fossa Cavraria ad allegare che non erano obligati ad paghare alla Camera nostra le imbotate né altre graveze, bem che sia della corte de Casalmaiore, attento che è sottoposta ad altro dominio. Subsequenter hanno mandato ad noy el comune et homini nostri de Casalmaiore ad agravarse che li dacieri nostri de Cremona del'imbotate monstrano et gli menacono de volerli gravare per la dicta villa de Fossa Cavraria, occaxione imbotaturarum sotto colore che sia della corte de Casalmaiore. Pertanto, ad ciò se togliano le differentie et veruno sia gravato oltra el dovere, volimo et te commectemo che de quanto è supradicto habbi bona et diligente informacione et faci conservare el consueto, non lassando molestare gli dicti da Cremona Casalmaiore per la dicta Villa contra lo usato, honesto et ragionevele. Laude, xv decembris 1450.
Cichus.


(1) Identificato come Giovanni Ceno da Varese (cfr. SANTORO, Gli uffici, p. 411).