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122. Francesco Sforza a Domenico Albizzi e Stramezolo 1450 agosto 16 Lodi

Francesco Sforza ordina che si restituisca da Domenico Albizzi e Stramezolo quanto da loro sottratto in cavalli e biade a Beltramino da Erba.

Dominico de Albicis et Stramezolo.
Cum singular despiacere et malcontentamento de vui havemo intesso per diversi modi la novità haviti fatta ad Beltramino [ 90v] da Herba et soy compagni in torli cinque cavali et biade, qualle conducevano ad Asso, non obstante havesseno bona licencia da Bartholomeo Trovamale. Et certamente haviti facto male et contra l'honore et debito vostro ad fare contra la dicta licencia, perché essendo esso Bartholomeo, locotenente in quelle parte per la magnifica madona Luchina dal Verme, non doveresti contrafare, immo piutosto exequire quello ordinasse luy nel facto de conduere biade. Pertanto ve comendiamo et volimo che, vedute le presente, subito et senza excepcione o contradicione alcuna et senza aspectare altro comandamento da nuy, vui relaxati et restituati le dicte cavalle, biave et omni altra cosa tolta alli poveri homini predicti, havendo bona advertencia ad exequire questa nostra intencione et observare le licencie de biave quale facese el dicto Bartholomeo, perché quando facesti altramente ne fareti cosa molesta et ve daremo a vedere che siamo de vuy malcontenti. Laude, die xvi augusti 1450.
Cichus.