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1240. Francesco Sforza ad Alessandro Sforza 1450 dicembre 19 Lodi

Francesco Sforza vuole che il fratello Alessandro si dia da fare perché una figlia di Giulio da Lentella accetti di diventare moglie di Antonio Giuliani da Pesaro, giudice del podestà di Parma, e cugino di Gaspare, medico ducale, che il fratello duca raccomanda per la dote della moglie e per gli eredi del suocero di Gaspare.

Domino Alexandro Sforcie.
Secondo siamo informati ell'è ad Pesero una giovane, quale fo figliola de Iulio de Lantilla, da marito. Pertanto havendo noy informacione delle virtù, costumi et sufficientia dello egregio meser Antonio de Iuliani da Pesero, iudice del potestà nostro de Parma (1) et fratello cusino de magistro Gasparo, nostro fisico, et quanto esso meser Antonio è affecionato a noy, alle cose nostre et al stato nostro como anchora tu devi essere informato, haveriamo caro che la dicta giovane fosse data per mogliere al dicto meser Antonio, né dubitamo secondo siamo informati che pigliandone tu pensiero non sortischa ad effecto, il perché te confortamo et carichamo vogli scrivere et operare per quello modo te parerà, che questa cosa habbia loco, de che ne haveremo gran piacere per respecto ad magistro Gasparo, quale ne ha facto grande instantia de questo facto. Data Laude, xviiii decembris 1450.
Cossì anchora te reccomandemo li heredi del socero de magistro Gasparo, et più magistro Gasparo per respecto della dicta dela donna soa. Data ut supra.
Cichus.


(1) Identificato come Giovanni Giordani da Pesaro (cfr. SANTORO, Gli uffici, p. 459).