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1269. Francesco Sforza ad alcuni cittadini milanesi 1450 dicembre 22 Lodi

Francesco sforza assicura i cittadini milanesi di porta Orientale che, se quanto da loro lamentato per il pessimo comportamento contro mastro Antonio corrisponde al vero, chi ha agito male proverà quale sarà la sua reazione.

[ 324r] Civibus mediolanensibus qui pro magistro Antonio, marescalco porte Haurientalis, nobis scripserunt.
Havimo recevuta una vostra littera querelosa et digna de provisione, siando cusì como ne scrivite, del tenore dela quale ne siamo remasti multo malcontenti, perché, havendo commisso la famiglia et il podestà (1) nostri de quella nostra carissima città quanto voy scrivite in la parte di magistro Antonio et il compagno, seria proprio uno fare contra la total mente et dispositione nostra, quale è che a qualuncha indifferenter sia ministrato ragione et iustitia piutosto cum honestà, equità et humanità che cum rigorosità et aspreza, maxime cum quelli quali in verità fra gli altri nostri havimo carissimi, como site voy. Et per certo non possimo fare che non se miravigliamo del nostro potestà, si cossì è como scrivite, che sia caduto in tale errore, il quale non deliberamo preterisca sine causa, cognitione et etiam sine punitione. Pertanto nuy venirimo lì, Deo dante, prestissimo et provedirimo al'inconveniente così factamente che chi havirà fallito se acorgirà non havere facto bene ad fare contra la total mente nostra, como havimo dicto, et sia chi se voglia. Et tanto più ne rincresce de tale errore quanto più havimo carissimo el dicto magistro Antonio, perché, ultra quello che voy ne havite scripto de luy, havimo informatione, cusì da miser Aluysino Bosso, como da altri, che con multa fede et affectione ha sempre prosequito et proseque el stato nostro et ha facto multi periculi et patito per noy affanni assay per lo passato, siché siamo troppo malcontenti che li sia facto tale acto per milli respecti. Laude, die xxii decembris 1450.
Cichus.


(1) Identificato come Luigi Guicciardini (cfr. SANTORO, Gli uffici, p. 138).