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1307. Francesco Sforza a Raffaele Pugnelli 1450 dicembre 30 Milano

Francesco Sforza ordina a Raffaele Pugnelli che, dovendo i militari lasciare la Lunigiana, si preservino a Giacomazzo de Cola da Salerno i vecchi alloggiamenti che ha nel piacentino. Il duca dispone inoltre che Sagramoro da Parma sia sistemato nelle terre di Luchina Dal Verme. Se occorre sistemare cavalli, si sistemino quelli di Giacomazzo.

[ 331r] Rafaeli Pugnelo.
Perché quelle nostre gente che sonno in Lunesana tutte bisognano tornare ad allogiare de qua, volimo che al spectabile cavaliero, nostro compare, messer Iacomazo (1) tu gli debbi preservare et guardare li soy allogiamenti veghi che sonno in piasentina, che non gli allogia niuno, adciò che, quando luy venerà con li soy, gli possa stare et allogiare como stava prima ch'el se partesse. Sacramoro da Parma (2), non obstante cosa alcuna che te habbiamo scripta né alcuna altra, volimo che lo allogi in le terre della magnifica madona Luchina dal Verme et intendeti cum Alberto Sancto, ma non volimo che per questa casone tu occupi né togli villa alcuna d'essa madona Luchina de quelle che tene in piasentina, como te havimo scripto per duplicate littere. Et cossì voglie exequire. Et se in Castelnovo de piasentina tocha de allogiare alcuni cavalli, volemo che li allogi de quelli de meser Iacomazo per la ratta che gli tocarà piutosto che niuno altro, intendendo però questo: se gli toca allogiare cavallo alcuno. Mediolani, xxx decembris MCCCCL.
Iohannes.


(1) Si tratta di Giacomazzo de Cola da Salerno.
(2) Si tratta di Sagramoro Miraldo da Palmia.