Registro n. 2 precedente | 1344 di 1791 | successivo

1344. Francesco Sforza a Gentile Della Molara 1451 gennaio 3 Milano

Francesco Sforza ordina a Gentile Della Molara di portarsi da Pier Maria Rossi e scrutare e far giurare quanti uomini e cavalli ha in più rispetto a quelli denunciati, facendone poi esatto rapporto al cancelliere Francesco di ser Antonio.

[ 338r] Gentili dela Molaria, familiari nostro.
Il magnifico Pietro Maria di Rossi ha mandato qua ad nuy facendone dire che quando Theseo, nostro cavallerio, andò ad fare la discretione deli suoi cavalli et boche vive, lo dicto Pietro Maria se ritrovava qui presso de nuy et nela dicta discretione non gli fo computato li cavalli et le boche che luy se retrovava havere qua. Et dice anchora che certi suoi homini d'arme hanno comperato deli altri cavalli et che in tucto asscendano alla somma de xl cavalli. Pertanto volimo che de questo facto tu ne debie pigliare tucte quelle chiare et vere informatione te sia possibile, tanto al vedere cum l'ochio quanto etiam per sacramento deli homini d'armi et suo, et de tucto quello trovaray vogli adcreserlo alla somma deli cavalli 350 et cossì le boche vive che se retrovaranno havere più. Et del tucto vogliene advisar chiaramente Francesco de ser Antonio, nostro cancellerio (1), adcioché possa conzare et ordinare la lista. Et questo vogli fare cum honesto et bono modo. Data Mediolani, die iii ianuarii 1451.
Cichus.


(1) Si tratta di Francesco Petracini da Cotignola.