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1354. Francesco Sforza a Luigi Atti da Sassoferrato e Giovanni Filippo Meli 1451 gennaio 3 Milano

Francesco Sforza impone a Luigi Atti da Sassoferrato e Giovanni Filippo Meli, rispettivamente luogotenente e podestà di Piacenza, di disporre che dagli Anziani confermati a causa della peste si faccia posto a dei nuovi.

Aluisio de Saxoferato, locumtenenti (1), et domino Iohannifilippo de Meliis, potestati Placentie (2).
Como sapeti, per lo caso della peste è stato per lo passato in quella nostra cità già lungo tempo non sonno mutaci li Anciani qualli sonno alo reggimento de quella nostra cità, della qual cosa è stato casone lo caso sopradicto. Mo al presente che le cose, secondo intendimo, sonno migliorate et che gli citadini sonno retornati a casa, deliberamo che al governo et regimento d'essa se metta ogni bono ordine, cossì per mantenerla da ogni contaminacione per lo advenire, como etiam per provedere alle altre cose occurrente. Il perché havemo deliberato che de novo sianno facti altri Anciani quali habbiano ad provedere per lo advenire alle cose predicte. Et pertanto volemo che, havuta questa, intendendovi insieme et cum chi parerà ad vuy neccessario, debbiati ellegere et ordinare quelli altri citadini pareranno ad vuy Anciani, zoé al governo de quella cità, facendo in modo che de questo non habbiati manchamento né imputacione, cioé servando ad fare questo novo ancionato quelli modi che vuy, locotenente, haveti servato ad fare li altri per lo tempo passato, fimché noy provederemo altramente al governo d'essa nostra cità. Mediolani, iii ianuarii MCCCCLI.
Cichus.


(1) Si tratta di Luigi Atti da Sassoferrato.
(2) La lettera di nomina e l'inizio della carica di Giovanni Filippo Meli (entrambi 1451 agosto 1) sono tuttavia successivi alla data della missiva registrata (cfr. SANTORO, Gli uffici, p. 489).