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1379. Francesco Sforza al podestà, ai consoli e alla comunità di Viguzzolo 1451 gennaio 9 Milano

Francesco Sforza comunica al podestà, ai consoli e agli uomini di Viguzzolo che non sono tenuti a dare vino, se non a pagamento, ai soldati lì alloggiati, cui vengono già singolarmente consegnate due staia di grano al mese, oltre allo strame per i cavalli.

Potestati (1), consulibus et hominibus Viguzoli.
Per alieviacione vostra siamo contenti et volemo che, dando vuy a quelle nostre gente allogiate lì dua stara de grano el mese per bocha, intendendo delle boche vive, strame per cavalli et l'altre massaricie grosse secundo l'ordini nostri, fin a tanto che gli provediremo altramente, non siati obligati vino né biada, salvo che ve confortiamo che per li loro denari o pegni gli daghati cossì del vino como delle altre cose necessarie per el loro vivere, como è ragionevele. Et cossì tu, potestate, faray observare, non lassando gravare quelli nostri homini più oltra, como havemo dicto, como etiam scrivemo ad Georgio da Annono che observi et faza observare questa nostra mente. Mediolani, viiii ianuarii 1451.
Cichus.


(1) Non identificato (la carica non è segnalata da SANTORO, Gli uffici).