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1380. Francesco Sforza a Giorgio Annoni 1451 gennaio 9 Milano

Francesco Sforza ripete a Giorgio Annoni quanto riportato nella missiva n. 1390.

[ 344r] Georgio de Annono.
Non intendimo né volimo che, paghando il nostro comune et homini da Viguzolo a quelle nostre gente allogiate lì duy stara de grano el mese per bocha, intendendo delle boche vive, et cussì dando el strame per li cavalli et l'altre cose secondo l'ordini nostri, sianno obligati ad dargli vino né biava per li cavalli. Et cussì volemo ordini non sienno gravati ad dargelo, salvo che volimo bene che tu gli conforti ad dargli del vino, biada et l'altre cose per loro vivere cum li soy denari o boni pigni, como è ragionevole et como se fa nel'altri lochi, secondo l'ordini nostri. Mediolani, viiii ianuarii 1451.
Cichus.