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1427. Il comune e la comunità di Pellegrino Parmense a Francesco Sforza sine data [1451 gennaio] sine loco

Il comune e gli uomini di Pellegrino Parmense rimproverano Raffaele Pugnelli perché li tassa sull'estimo fatto al tempo dei Bracceschi, non considerando che alcuni villaggi non appartengono più al marchesato.

Suplicatio communis et hominum de Pelegrino.
Illustrissime princeps, et cetera. In questo novo compartito de cavalli monstra Raphael Pugnello volere taxare al marchesato de Pelegrino secondo lo extimo quale haveva quando li Brazeschi lo tenevano et non havendo advertentia alli membri et ville sue desotto scripte, le quale al presente non respondano cum quello, et ancha non havendo respecto ala condictione de quello paese, el quale è in montagna sterilissimo, che non recogliano da vivere por la mità del'anno et anno passato tempestò per la mazore parte.
Pertanto se supplica alla prelibata signoria vostra per parte deli fidelissimi vostri homini de Pelegrino che quella se digna prevedere che alli dicti homini non sia dato caricho per le infrascripte ville et lochi, ma solamente per la rata del'extimo suo, et havendo advertentia ala condictione del dicto paese. Et se accadesse da mò inanzo esser allienate alcune ville de quello luocho, che ad quello sia dato el competente carigo.
Le ville et terre del dicto marchesato quale al presente non respondano a Pelegrino come solevano sonno queste:
castello de Spechio cum sue ville;
villa de Contillo, dominus Petrus de Sipiono tenet;
la terra de Pretamogdolana, dominus episcopus Parmensis (1) tenet;
villa de Pagazano, villa de Castricha, villa dale Gierre, magnificus Petrus Maria tenet;
villa de Possola, ocupata per illos de Lavitis;
la terra dela Grota, occupata per dominum Manfredum Palavicinum;
villa Mazinaxii, occupata per comune Placentie;
villa da casa di Favi, occupata per comune Parme.


(a) Al documento è allegata la missiva n. 1426.

(1) Si tratta del vescovo Delfino Della Pergola (cfr. GAMS, Series episcoporum, p. 801).