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145. Il Regolatore e i Maestri delle entrate a Francesco Sforza 1450 agosto 18 Milano

Il Regolatore e i Maestri delle entrate scrivono a Francesco Sforza riguardo al lamento dei dazieri delle grassine.

Illustrissimo domino duci Mediolani, et cetera.
Inteso quanto ce scrive la signoria vostra del lamento hanno fatto li dacieri delle grasse de questa vostra inclita cità del'anno presente, habiamo avuti da nuy essi dacieri et inteso li modi et vie qualle hanno proponute in fare che loro non ne patiscano alcuno danno, etiam cum la salute de queste parte, per quella inhibicione dicono essere facta di mandamento vostro. Et dapuy habiamo conferito del tuto cum el magnifico Consiglio vostro secreto, al quale gli è parso che solo resti sopra Po el porto da Muntiseli, como quello meglio serve et è più comodo al passare de qua da Po le cose obligate al pagamento del predicto dacio, con questo però: gli deputa la excellentia vostra uno officiali pratici, sufficienti et fidelle, el quale non si lasi corrumpere per alcuna cossa gli fose data overo promessa ad lassare passare altri che le robbe et victualie obligate al predicto dacio, et anchora qualche persone necessarie et opportune per conduere le dicte robbe, le quale però non sianno state né praticate in loco alcuno infecto de peste. Et ha nominato uno Iacobo da Cozo como persona sufficiente ad questo, parendo così alla signoria vostra, dela qual cosa habiamo voluto avissare la excellentia vostra, ad ciò gli possa fare sopra de questo quella provissione meglio gli piacerà et parirà. Data Mediolani, die xviii augusti 1450.
Eiusdem dominationis fideles servitores Regulator et Magistri intratarum vestrarum.
Cichus (a).


(a) La lettera è allegata alla missiva n. 144.