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1460. Francesco Sforza a Giorgio Annoni 1451 gennaio 16 Milano

Francesco Sforza contesta le affermazioni di Giorgio Annoni sulla sicurezza e fedeltà della gente di Valle Borbera, evidenziando la resistenza della madre e delle sorelle di Filippo Spinola a consegnare la fortezza di Pallavicino. Cerchi di convincere Filippo a dare i suoi luoghi e quelli di Lionello. Avvisi infine Giacomo Spinola di portarsi dal duca entro sei giorni per la vertenza che ha con Adamo Apinola: non andando, le sue ragioni non varranno più niente.

Georgio de Annono.
Havemo recevuto la toa ultima lettera et inteso quello ne scrivi de Gabrielo, quale hay mandato ad fornire la forteza de Pallavisino in nostro nome, et della fidelitate hay tolta da quelli homini de Vallebarbera, et cetera. Cossì credevamo havesse seguito cum effecto. Veduto mò quello ne scrivi della resistentia hay inteso hanno facto la madre et sorelle de Filippo Spinola de volere consegnare Palavisino ad Gabrielo, como tu ne scrivi, te dicemo che, essendo così, noy ne maravigliamo troppo, havendone tu tante volte scripto che tu havevi havuto quella forteza in mano. Siché voglii, subito avuta questa, advisarne chiaramente como le cose passano et vogli iterum mandare ad confortare et persuadere Filippo che non faci più resistentia ad consignare in nostre mane la preda et quelli altri lochi soy et de Leonello, perché forsi, quando poy le vorà consignare, non gli venirà facto. Et perché pare dal canto dellà sia dicto che Leonello era usito de presone, te advisamo non è vero niente, ma sta piutosto in periclo de perdere la vita che de ussire se noy non lo [ 360v] aiutiamo, advisandote che noy ne sforzamo aiutarlo che non perda la vita. Siché, como havemo dicto, vogli tenere modo et via che, havuta questa, habbi tutte quelle cose in mane et che non staghi più inpendente: et subito ne responde como haverai facto. Et quando habbi dato fine a questo facto, cioè che habbi ogni cosa in tue mane et che habbi fornite quelle forteze, como te havemo scripto, poray venire qui da noy.
Nuy te scripsimo dovessi avisare quello Iacomo Spinola dalla Rocha, qual ha la differentia con Adam Spinola, che venesse qui da noy, facendoli ogni secureza necessaria. Tamen fina mò luy non è venuto né tu ne hay resposto niente ad questa parte. Et pertanto volemo de novo lo mandi ad avisarlo che, non venendo fra sey dì, el sia qui da noy ad deffendere le rasone soe, advisandolo che, non venendo fra sey dì, le rasone soe non valeranno poy niente, perché ogni dì noy siammo stimulato de questo facto et deliberiamo gli sia posto fine. Et ne responderay de tutto como haveray facto. Mediolani, xvi ianuarii 1451.
Cichus.