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1467. Francesco Sforza a Pasquale Malipiero 1451 gennaio 16 Milano

Francesco Sforza fa sapere a Pasquale Malipiero di non voler far costruire una bastida in terra veneziana, ma che è necessario riparare il rivellino in capo al ponte di Cassano d'Adda.

Domino Pasquali Maripetro.
Havemo inteso quello ne scrive la magnificentia vostra et pertanto ne maraviglia molto de quello che vui dicti havere inteso, cioé che nuy vogliamo fare una bastita dal canto delà d'Adda suso el terreno dela vostra illustre signoria, considerato che nui non havemo cercato né cerchemo de fare bastia veruna susso el terreno d'essa vostra signoria, como vui dicti ve è dato ad intendere, ma è ben vero che nuy cerchamo de reconzare el nostro revelino che è in capo del nostro ponte de Cassano, como se conzano le cose guaste, che è cosa dela iurisdicione nostra e tenuta, posseduta e guardata sempre per nuy, poy che havessemo Cassano et per chi ha tenuto Cassano, como semo certi vuy saveti, et così etiandio faciamo conzare la rocha et casa nostra de Cassano. Siché non credemo, per conzare et lavorare le cose nostre, che questo dovesse essere casone de guastare el pacifico vivere, como vui diceti, el qual pacifico vivere non mancharà may da nuy. Siché chi vi ha dicto che vogliamo far bastia susso el terreno dela signoria vostra se parte dala verità, et cetera. Mediolani, xvi ianuarii 1451.
Et facta fuit credentialis in persona Pisanelli, familiaris domini.
Iohannes.