Registro n. 2 precedente | 1469 di 1791 | successivo

1469. Francesco Sforza a Luchina Dal Verme 1451 gennaio 20 Lodi

Francesco Sforza vuole che Luchina Dal Verme immetta, in conformità con le bolle papali, Todisco Cristiani nel godimento del beneficio dell'arcipretura di San Giovanni.

[ 363v] Domine Luchine de Verme.
Ce recordamo già più dì fa havere scripto ala vostra magnificencia pregandola et confortandola che volesse essere contenta ch'el andasse miser Thediso de Christiani alla possessione et tenuta del beneficio del'arcipretato de San Zohanne, secundo le bolle papale a luy concesse, confidandoce nuy che lo dovessero fare per più respecti, et primo per lo debito dela ragione, postea etiam per rispetto de Zohanne Christiano, quale dovete reconoscere per fidele et bono servitore dela bona memoria del magnifico condam vostro marito. Ulterius, si per consideratione nostra ve pare ch'el merita favore honesto et iusto, credimo ve debiati anchora movere ad farlo, perché dicto Zohanne è ne servitii nostri et havimo commectuto ala fede sua la custodia del nostro castello de Melignano et l'havimo carissimo per la sua fede et meriti verso noy. Ma perché sentimo che dicto miser Thodiso anchora non è admisso ala possessione del dicto beneficio, novamente ve confortiamo et preghiamo che gli vogliate dare facultade, con effecto che gli sia admisso et recevuto secundo diceano lo bolle apostolice. Et quando veruno altro rispecto non ve movesse, movave la ragione et non vogliate expectare più littere sopra ciò da noy. Laude, die xx ianuarii 1451.
Cichus.


(1) Si tratta di Luigi Dal Verme.