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1487. Francesco Sforza a Giacomazzo de Cola, da Salerno 1451 gennaio 22 Lodi

Francesco Sforza invita il condottiero Giacomazzo de Cola da Salerno per la festa e la giostra e lo esorta a venire bene in arnese.

Domino Iacomacio de Salerno, armorum ductori (1).
Perché non habiati cagione scorezarvi cum nuy che non ve havessemo avisato ala festa et la giostra qual facimo far a Milano a dì 27 de febraro proximo futuro, benché siamo certi che da altri ne sariti stati avisati, pur vogliamo ne siati avisati da nuy, la qual giostra se fa cum le elmi et deminini et dove sono multi cavalleri et gli è el debato fra cavaleri et scuderi, perché li scuderi dicono che vencerano loro et li cavaleri dicono che loro serano vincitori et se fano multo forti del facto vostro. Parci, volendo essere ala dicta giostra, ve forniati de arme a Fiorenza, dove haveriti multo bene el commodo et l'aptitudine, sforzandove essere al termine et venire bem in puncto, maxime che qui sonno pur de quelli sentano d'amore et sapiamo che vui non solo ne sentiti, ma seti in cima. Siché ve confortiamo a far tucto quello haveriti a fare per modo el Dio del'amore non se lamenti de vuy. Laude, xxii ianuarii 1451.
Iohannes de Ulesis.


(1) Si tratta di Giacomazzo de Cola da Salerno.