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151. I procuratori e il comune di Cotignola a Francesco Sforza 1450 agosto 15 Cotignola

Il comune di Cotignola scrive a Francesco Sforza di essere vessato per il terreno di Barbiano.

Domino duci Mediolani, et cetera.
Illustris princeps et potens domine domine noster singularissime, post humilem et debitam comendacionem, et cetera. Non obstante che in li zorni passati habiamo scripto alla vostra illustre signoria circa la ocupacione che nuy habiamo de zorno in zorno per lo terreno de Barbiano, nondimeno, essendo novamente succeduto certi inconvenienti per cagione del dicto terreno, è bisogno che nuy repplicamo alla vostra illustre signoria predicta, la qual advissamo che per vigore de una littera la qual già gran tempo ce scrise la vostra illustre signoria, comandandoce che nui non dovessemo pagare graveza alucuna a Lugo per casone del dicto terreno, volemo observare quella, ma non possiamo se la prelibata vostra signoria non li fa provissione. Di che gli notificamo che in questi zorni proximi, essendo andato uno de questa terra suso el dicto terreno per tuor certo formento del ficto che dovea havere da suoi beni che possedi lì, gli fo tolte le cavale cum che portava dicto frumento per li provisionati che stanno a luogo et sono conducte ala dicta terra de Lugo et dicono che le dicte cavalle sonno perdute, perché non haveva la bolleta de posser conduere el dicto frumento. Simelmente ad alcuni homini de Barbiano che sonno reducti in questa terra ad habitare gli hanno tolte li bovi et posti anchora in presone, perché non erano andato a Lugo ad tore la bolleta per conduere le loro biave. Siché, illustre signore nostro, nuy pregamo et quanto possemo confortamo la vostra illustre signoria che una fiata li piaqua de volire diffinire questa cosa cum lo illustre signor marchese cum quelle provissioni che pare ad essa, in modo che nuy sapiamo se nuy siamo liberi dal terreno de Balbiano o non, ad ciò che questi simili inconvenienti non nascano. Et così supplicamo la vostra illustre signoria che se degni de scrivere al prelibato [ 100r] al prefato signor marchese, circha el facto dele sopradicte cavalle che diceno sono perdute, in modo che gli restituite al bon homo. Et per questa casone mandamo Maxo da Cutiglia, presente ostensore, al quale ultra de ciò gli havemo comeso alcune cose che debia refferire alla vostra prelibata illustre signoria, la qual se digna de audirlo et dargli piena fede.
Insuper ricordemo alla vostra illustre signoria dela frumentaria, dela qual semo constrecti ad pagare, como per altra gli habiamo scripto, advissandola che nui non l'habiamo termino se non per tuto questo mese proximo. Non altro. Sempre ne recomendiamo alla vostra illustre signoria, la qual Dio conservi sempre in stato felice. Ex Cotignola, xv augusti 1450.
Illustrissime vestre dominationis servitores massarius,
procuratores et
comune Cotignole (a).


(a) La lettera è allegata alla missiva n. 150.