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1510. Francesco Sforza al referendario e al tesoriere di Piacenza 1451 gennaio 25 Lodi

«Fastidito», Francesco Sforza minaccia di galera il referendario e il tesoriere di Piacenza se entro due giorni Giovanni dalla Noce non ha quanto gli spetta.

Referendario et thexaurario Placentie.
Tante littere ve havimo scripto per lo spazamento de messer Iohanne dala Noce, nostro conductero, che in vero siamo fastiditi et vuy anchora, comno credimo, pur lo monstrate cum effecto non havendolo may voluto spazare del resto della sua assignacione, et siate certi ch'el ne recresse, nè lo volimo patire per cosa alcuna, maxime perché sapiamo che gli denari gli sono, ma l'è chi ne fa li facti soi. Et pertanto ve commandiamo per le presente che infra duy dì dapoy la receputa delle presente, debbiati habere spachiato esso messer Iohanne, o chi fa per luy, de quanto resta ad havere de dicta sua assignacione, altramente havimo commectuto alo potestate nostro de lì che ve destenga et facia quanto gli ha havimo commisso, perché omnino deliberamo intendere questa cosa. Similiter dicemo delo spazamento delli homini d'arme che sono de Gasparo del Piglio per l'assignacione gli fo facta sule intrate del'anno passato, che pur se doverianno spazare, stando tante volte scripto et per nostre littere et per li nostri Magistri delle intrate, et crediati che se movimo ad scrivere cossì perché non ne pare essere obedito et ch'el nostro scrivere pocho valia. Voliati adunca movere ad fare cum diligentia quello ve scrivimo, maxime quando ve fi dato il modo et ve fi ordinato per li Magistri nostri delle intrate. Laude, xxv ianuarii 1451.
Cichus.