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152. Francesco Sforza ad Astorgio Agnesi 1450 agosto 21 Lodi

Francesco Sforza segnala ad Astorgio Agnesi, cardinale di Benevento, l'ingiusta tassazione imposta dagli officiali dello Stato della Chiesa sulle granaglie di Cotignola, luogo esente.

Cardinali Beneventano (1).
Reverendissime in Christo pater et domine. Li homini nostri de Cotignola ce hanno scripto et gravatose cum nuy che per alcuni officiali di Sancta Chiesa sono rechesti ad pagare la fumentaria contra el dovere et usato. Nam, dapoy che la bona memoria del'illustre nostro patre comprò quello locho et noy lo fecimo murare, may non pagò fumentaria et ben credimo nuy che la sanctità del nostro Signore de ciò sapia nulla, ma che più tosto socto generalità sianno richesti li nostri homini. Et perciò havimo scripto ad Vicencio Amidano, nostro cancellero, che per obviare ad tal graveza non dovuta sia cum la vostra signoria, la qual preghiamo, benché credemo non bisognare, che in questo como in li altre nostre cose voglia far per nuy como ha sempre facto et como nuy farissimo. Vicencio più apieno informarà la signoria vostra, a piaceri e comodi dela quale sempre siamo apparigiati, et, benché questa cosa sia picola, pur nuy ne faciamo caso per l'honore nostro. Laude, die xxi augusti 1450.
Cichus.


(1) Si tratta del cardinale Astorgio Agnesi (cfr. GAMS, Series episcoporum, p. 672).