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1524. Francesco Sforza a Liberio Bonarelli 1451 gennaio 26 Lodi

Francesco Sforza si dice sorpreso del comportamento di Liberio Bonarelli, luogotnente di Alessandria, per non essere intervenuto contro le malversazioni dei conestabili delle porte cittadine.

[ 377v] Domino Liberio de Bonarelis, locumtenenti Alexandrie.
Se vuy havisevo presentito li dishonesti portamenti et tristi quali fanno li conestabili delle porte de quella nostra città como havimo noy, non poterissevo essere senza inputatione non havendoli provisto como è vestro officio, ma crediamo non l'habiati saputo; et però ve avisamo che sentimo che non pò passare alcuno in ante e indreto cum victualie o altre cose che essi conestabili non vogliano torre la parte loro, che non volimo comportare per cosa al mondo, né volemo che vuy a chi specta provedere a simili inconvenienti gelo comportati. Et ultra quello che noy scrivemo de presente sopra ciò volimo che anchora vuy li moniati che se abstengano da simile cose et perseverando nel'errore fatine quella punicione ve parirà convenire, avisandove, quod plus est, che sentimo che essi conestabili seranno le porte più a bona hora che non debeno et questo fanno perché de molte gente che fine sarate de fora se tributano per uno grosso, se debeno venire et fire perti dentro, che non è da comportare. Si che informative del tutto et provediteli. Laude, xxvi ianuarii 1451.
Cichus.