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1551. Francesco Sforza al podestà, al comune e agli uomini di Romanengo 1451 gennaio 29 Lodi

Francesco Sforza fa presente al podestà, al comune e agli uomini di Romanengo che il reverendo può rimanere lì e lì lo lascino stare.

Potestati, communi et hominibus Romenenghi.
Ali dì passati concedissemo per nostre littere patente al reverendo habitatore de quella nostra terra che, non obstante decreto veruno o altra cosa incontrario, potesse habitare, stare et conversare in essa terra como in esse nostre littere se contene; et perché luy novamente ce ha significato ch'el fi tentato contra tale nostra concessione in non volere ch'el stia segondo la concessione nostra, ve commandiamo ch'el lassiate stare et gli fazati observare le lettere a luy concesse fine al termine che se contene in quella, non obstante alcuna cosa incontrario né ordine, el quale etiandio post el dato d'esse nostre littere fusse facto. Data Laude, xxviiii ianuarii 1451.
Cichus.