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158. Francesco Sforza al Consiglio segreto 1450 agosto 22 Lodi

Francesco Sforza vuole che si consenta agli ingegneri di fare nella corte dell'arengo tutto quanto è necessario per le fondamenta del Duomo.

Dominis de Consilio secreto.
Reverende in Cristo pater ac spectabiles dilectissimi nostri, sonno stati da nuy li maystri dela fabrica del Domo nostro de Mediolano, pregandone et supplicandone vogliamo concedergli licentia che possano fare li fundamenti nela corte nostra del'arengo, secondo è stato ordinato, li fundamenti d'essa ecclesia, come voy ne dovete essere pienamente informati. Et perché sempre, dapoi che noi ne recordiamo essere homo, siamo stati et havemo in grandissima reverentia et honore lo gloriosissimo nome de madonna Sancta Maria et sempre in tucte quelle cose a noy possibile ne siamo sforzati augumentare et crescere le cose sue, come deve fare ciascheduno fidele christiano, volimo, recevuta questa, mandati per li nostri Magistri dele intrate et che, non obstante cosa alcuna gli avessimo ordinata, siamo contenti che lassino stare li dicti fundamenti, secundo hanno designato li ingegneri et maystri d'essa fabrica, ad ciò che se possa dare mezo et fine ad esso lavorero, esaminando et intendendo voy molto bene questa cosa. Et del tucto ne vogliati advisare. Laude, die xxii augusti 1450.
Cichus.