Registro n. 2 precedente | 1605 di 1791 | successivo

1605. Francesco Sforza a Giovanni Mauruzzi da Tolentino 1451 febbraio 22 Milano

Francesco Sforza confessa a Giovanni Mauruzzi da Tolentino che avrebbe voluto affidare a mastro Isaach, ebreo, i suoi pegni, già depositati presso un mercante ebreo, ma, supplicato da costui, glieli ha lasciati: vuole, però, ora che il supplicante «sia assecurato per maistro Isach».

[ 410v] Domino Iohanni de Tolentino.
Non obstante che ali dì passati maystro Isaach hebreo, habitatore de quella nostra città, ne fusse dato per suspecto de fuga, non dimeno, non dubitando noy de sua fuga ve scripsemo che nostra intentione era che quelli nostri pegni, quali erano apresso mercatante etiam hebreo, habitatore de quella nostra cità, fussero reposti apresso ipso magistro Isach, como de quello del quale non havimo dubio veruno, et cossì vi replicamo essere nostra intentione; ma perché el prenominato mercatante ne ha porta la supplicacione quale ve mandiamo inclusa et deliberandoce che a qualuncha d'essi sia ministrato ragione, siamo contenti et volimo che provediate ch'el dicto supplicante sia assecurato per maystro Isach con quelli modi ve parirà convenire ala ragione et etiandio sia facto ragione ale parte de quanto l'una volesse domandare al'altra et l'altra al'una. Et cossi facite. Mediolani, xxii februarii 1451.
Cichus.