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1615. Francesco Sforza al castellano del ponte di Lecco 1451 febbraio 25 Milano

Francesco Sforza vuole che il castellano del ponte di Lecco lo informi dello stato dei lavori di quel ponte. Assicura che interverrà per le case minaccianti rovina. Gli manda una paga e ne ha chiesta un'altra a Como. Si dia da fare per prendere coloro che conducono biave di là dal Po, anche se hanno il «buletino».

Castellano pontis Leuci.
Havemo inteso quanto tu ne scrivi et te comandiamo del tuto et respondendote prima ala parte del mancamento et dirruptione dele case quale strapioveno come tu dici, te dicemo che gli faremo provedere, ma volimo che ce avisi particularmemte que altro mancha al ponte o e como sta e como è fornito. Ala parte dele tue paghe nuy havimo ordinato ali Maystri del'intrate nostre che te ne faza dare una de presente et cusì scrivimo ad Como che se faza. Ala parte de quello Antonio Gazari el qual hai suspecto te avisamo che qua non è stato da nuy, né non sapemo niente, siché vogli bene intendere cioè ch'el va facendo e che, o come. Ala parte de quilli che conducano le biave volimo che, accadendote per le mane veruno che li conduca, tu lo pigli etiandio se havesseno buletino; dicemo de quilli chi li conducesseno da canto de là. Mediolani, xxv februarii 1451.
Cichus.